WHY S.T.A.R.S.?

Skills Transfers in Academia: a Renewed Strategy.
Enhancing Legal Clinics in the European Union.
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Gli studenti della clinica legale "Diritto dei risparmiatori" di Roma Tre visitano la clinica di Droit de la consommation di Lussemburgo. La testimonianza

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UNIVERSITÁ DEGLI STUDI ROMA TRE

Corso di laurea in giurisprudenza

 

Anno accademico 2018/2019

 

ESCURSIONE DIDATTICA

 

Di

Valentina

Michela

 

 

Nelle giornate dell’11 e del 12 ottobre abbiamo partecipato all’ escursione didattica organizzata dalla professoressa Elise Poillot dell’Universitè du Luxembourg inerente al progetto formativo volto all’insegnamento e alla diffusione di un metodo clinico nello studio, capace di sviluppare un approccio concreto già nelle aule universitarie.

Siamo state selezionate per questa esperienza in continuità con la Clinica legale in diritto dei risparmiatori tenuto dalla professoressa Maria Cecilia Paglietti presso l’Università degli Studi Roma Tre - Dipartimento di giurisprudenza.

 

La lezione cui abbiamo partecipato è consistita proprio in una simulazione del lavoro che gli studenti lussemburghesi stessi svolgono in collaborazione con lo sportello della Clinique de droit messo a disposizione della clientela comune.

 

Ad accoglierci nelle aule universitarie, presso cui concretamente abbiamo vissuto questa esperienza, si trovavano da una parte il team tecnico con il compito di guidare e valutare in senso costruttivo l’esercitazione degli studenti: la professoressa, la psicologa, Antonietta Specogna, e l’avvocato, nel nostro caso Matteo Ghisalberti; dall’altra gli studenti stessi suddivisi in coppie, ognuna delle quali aveva preparato un caso specifico da trattare fittiziamente, con la collaborazione di attori chiamati in quella sede proprio per tale occasione.

 

L’intera esercitazione risultava suddivisa due fasi. In un primo momento, era focalizzata sul mettere noi stessi alla prova e dunque nella condizione di poter sperimentare nel concreto le nostre capacità individuali nell’affrontare una determinata situazione con il consumatore; in una seconda fase, altrettanta importanza era attribuita alle valutazioni tecniche degli esperti.

 

L’elemento più significativo e di impatto è stato l’elemento umano.

 

Nella nostra specifica circostanza artificiosamente creata, il cui consumatore/attore è stata proprio la stessa professoressa Poillot, siamo state poste in effetti di fronte a una situazione tanto esasperata quanto verosimilmente quotidiana e ricorrente. Proprio in questo abbiamo colto uno degli aspetti più incisivi e costruttivi: una questione è organizzare e gestire un caso tramite carte e documenti ottenuti in maniera mediata; altra questione è avere quel contatto diretto con il consumatore persona fisica. Tale diverso approccio crea già da subito complessità maggiori e richiede capacità ulteriori rispetto a quelle solo e unicamente accademiche.

 

L’esigenza di dover mostrare al consumatore non soltanto la nostra personale consapevolezza del ruolo che avevamo in quella circostanza, ma anche affinità e collaborazione interna ci ha dato validi spunti di riflessione.

 

Molto interessanti sono stati i commenti tecnici forniti al termine di ogni esercitazione: da una parte c’era l’avvocato che curava nello specifico i profili giuridici del caso ed i percorsi risolutivi più idonei; dall’altra la figura della psicologa che si interessava più del nostro impatto umano sul consumatore e del nostro linguaggio del corpo; la professoressa Poillot, invece, che formalizzava le considerazioni precedenti e le completava, riconducendo tutto ad unità.

 

Grazie a questa esperienza abbiamo preso coscienza di alcuni aspetti rilevanti: innanzitutto il forte impatto che abbiamo avuto rispetto a quello che avremmo potuto immaginare; tale esperienza ci ha dato l’opportunità di realizzare quali sono ora, in questo momento del nostro percorso personale, i nostri punti deboli e quelli, invece, di forza; ci ha permesso di creare delle aspettative concrete sul mondo reale che solitamente si deve affrontare soltanto una volta fuori dal contesto universitario.

 

Nel fare ciò abbiamo potuto contare sicuramente sulle capacità che abbiamo acquisito tramite il corso della Clinica legale in diritto dei risparmiatori.

Nonostante sia stato solo un primo approccio in questo ambito, ha rappresentato per noi una occasione di crescita e di motivazione personale, in grado di offrirci nuovi elementi di riflessione, che l’hanno reso particolarmente utile e stimolante.

 

In conclusione, dunque, si auspica un inserimento di questa esperienza nel percorso accademico di ogni studente interessato al settore, allo scopo di crescere, maturare e migliorare, non soltanto dal punto di vista esclusivamente accademico ma anche interpersonale.

 

 

 

 

 



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